La colonna sonora











J. S. Bach
 
"...già mentre scrivevo la sceneggiatura mi resi conto che la scelta delle musiche per questo film sarebbe stato un momento delicato: non avevo idee precise e anche le poche soluzioni che mi venivano  in mente non mi piacevano e le scartavo quasi subito. Durante le riprese mi tornava ogni tanto il pensiero di "quale musica" ma ogni volta rinviavo ad un altro momento aspettando che quasi fosse la musica a trovare me invece del contrario. E si può dire che è avvenuto proprio così. Per avere un'idea del ritmo di montaggio di certe sequenze di solito provo accostare alle immagini brani di musica qualsiasi e la cosa più o meno funziona sempre.. Questa volta, stranamente, il film rifiutava qualsiasi tipo di musica, come se le atmosfere della campagna e le vicende dei contadini appartenessero ad un mondo diverso (a una cultura diversa). Alla fine quasi per rassegnazione, provai con una Sonata per organo di Bach, e subito mi resi conto che avevo finalmente trovato la musica per il mio film.

Qualcuno ha detto che Bach è forse un tocco eccessivamente aristocratico per un film sui contadini. Non sono d'accordo. Credo che la grandezza di Bach, come la poesia, non sia né aristocratica né popolaresca ma semplice ed essenziale come la verità. Perciò sono convinto che il mondo contadino e la musica di Bach si conoscessero e andassero d'accordo ancora prima che si incontrassero nella colonna sonora dell' Albero degli Zoccoli."     
                                             
 NOTA: la citazione sopra è il testo integrale riportato come nota del regista Ermanno Olmi relativamente alla scelta delle musiche di Bach sulla copertina del disco delle Edizioni Musicali EDI-PAN stereo CS 2006.
                       


L'articolo che segue è dedicato alla "colonna sonora " del film l'Albero degli Zoccoli.
La musica in un film da sempre assolve il ruolo vitale di suscitare, accompagnare e integrare  le emozioni che la visione di una pellicola crea nello spettatore, ruolo assolto alla perfezione dalle musiche scelte da Olmi.

 Come per  le locations anche sui brani utilizzati vi sono pochissime informazioni nei titoli di coda, anzi ve ne è una sola, che però risulta essere  molto rivelatrice ed è la seguente: "Musiche di J.S. Bach eseguite all'organo da Fernando Germani".



Fernando Germani (Roma 1906 - 1998) è l'organista italiano più celebre che si conosca, un autentico maestro, la cui autorevolezza gli valse importanti incarichi in campo organistico fra i quali ricordiamo l'esecuzione integrale nel 1945 dell'opera per organo di Bach, (primo italiano in assoluto) l'incarico di organista presso la Basilica di San Pietro tra il 1948 ed il 1959, incarichi dal ministero per fissare gli standard per il corso di organo e composizione organistica  nei   conservatori, ed  importanti collaborazioni presso la RAI.
Quasi settantenne Germani firmò l'esecuzione dei brani per organo la cui registrazione ed incisione per la colonna sonora, avvenne presso la chiesa di Sant' Anselmo all'Aventino in Roma con lo splendido organo  costruito nel 1967 dalla ditta Orgelbau considerato all'epoca l'organo  più adatto per l'esecuzione del repertorio bachiano.



L'organo in Sant'Anselmo
dell'Aventino a Roma

Tra i brani che compongono la colonna sonora elenchiamo:

1) Fuga in sol minore BWV 578 - J.S.Bach - all' inizio del film.

2) Aria n.17 del Don Giovanni - W.A.Mozart - quando il severo padrone fa suonare col grammofono un disco con i contadini all'esterno della casa padronale; (non è un caso che il Don Giovanni sia ambientato nella campagna spagnola e quest'aria in particolare mette in risalto la supponenza di Don Giovanni verso i contadini, il quale travestitosi da Leporello, (suo fedele servitore), esorta i villani a cercare "Don Giovanni"  per levarseli di torno... "Metà di voi qua vadano, e gli altri vadan là....).

3) Adagio dalla cantata n. 156 "ich steh mit einem fuss im gralbe" BWV 156 - quando le bambine trasportano i panni dell'albergo con la carriola.

4) Rondò alla turca -W.A.Mozart - brano eseguito dal giovane pianista all'interno della casa padronale alla presenza di ospiti.

5) Fuga "Erbarm dich mein,o Herre Gott" (Abbi pietà di me,o Signore Iddio) - BWV 721 - quando nonno anselmo esce di notte mentre nevica e va a piantare la sua semenza.

6) Komm, susser Tod (Vieni dolce morte) - BWV 478, J.S. Bach - eseguito quando Batistì è rimasto da solo con la moglie che ha appena dato alla luce un bambino.

7) Suite n. III in do maggiore per violoncello solo IV movimento Sarabanda BWV 1009 - J.S. Bach -
eseguito mentre il barcone lento scende il naviglio per accompagnare gli sposi a Milano.

8)  Corale Nun komnt, der Heiden Heiland  (Vieni, redentore delle genti) -J.S. Bach - mentre la coppia di sposi è all'interno del convento e sta per essere affidato loro un orfanello.

Tra canzoni e motivetti che si sentono nel film citiamo: la giaculatoria "Sia lodato e ringraziato in ogni momento il Santissimo Divinissimo Sacramento" che accompagna le primissime immagini del film;  il canto popolare "Moretto moretto", e "Vien morettina vien"  cantato con libera interpretazione in dialetto bergamasco dal venditore ambulante di stoffe (Friki) mentre raggiunge con il carretto la cascina, "Tu scendi dalle stelle" eseguito con il baghet (antica cornamusa bergamasca), "Eravamo in 29 " cantato dalle filandere mentre lavorano. 

"Eravamo in 29", ha due versioni, la prima in ordine cronologico e quindi attinente al periodo storico del film (1897-1898) trae origine dalle morti sul lavoro, durante la costruzione del traforo ferroviario del San Gottardo in svizzera (1872 -1882) che vide impiegati moltissimi italiani; la seconda è una versione di canto alpino che probabilmente ha diverse variazioni, ma che nella canzone La Tradotta riporta parti molto simili al canto originale, per approfondire rimandiamo al seguente link https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=14083 

Il canone "Ecce venio a te dulcissime Domine" scritto da T. Guarnieri nel 1918, udibile durante la cena delle suore nel refettorio del convento alla presenza degli sposi contadini Stefano e Maddalena.
(Per questa informazione un ringraziamento al signor Filippo Grignani di Locate Triulzi)



Si ringraziano il Signor Graziano Fronzuto per le informazioni sull'organo, ed il Signor Federico Borsari per la concessione all'uso della fotografia dell'organo. Per maggiori informazioni visitare: http://xoomer.virgilio.it/fborsari/arretra/organi/italia26.html

Nota : l'elenco dei brani della "colonna sonora" sopra citati è incompleto, è in corso una ricerca per includere quelli mancanti.

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